venerdì 22 febbraio 2013

Oro, riscatto di lingotti da record: crollo più vicino?


di  Cronologia articolo22 febbraio 2013


Mentre le quotazioni dell'oro scivolavano sotto 1.560 dollari l'oncia, ai minimi da sette mesi, anche gli investimenti in Etf mercoledì subivano un crollo. L'Spdr Gold Trust, il più grande tra gli Etf sull'oro fisico, ha subito in un solo giorno riscatti per 20,77 tonnellate, un record da agosto 2011. Nei suoi caveaux il fondo possiede tuttora quasi 1.300 tonnellate di lingotti, più delle banche centrali di Russia, Svizzera e Giappone messe insieme. In un momento in cui molti iniziano a ipotizzare la fine del lungo ciclo rialzista dell'oro – che ne aveva sestuplicato i prezzi in un decennio – gli analisti guardano tuttavia con grande attenzione al fenomeno. Gli Etf sono infatti molto facili da liquidare e la tendenza potrebbe autoalimentarsi, con un impatto potenzialmente importante sul mercato (guarda la quotazione dell'oro).


«Se la gente si convincesse che il ciclo rialzista sta finendo – avverte Daniel Smith di Standard Chartered – potrebbe innescarsi un circolo vizioso: si vende, i prezzi scendono e quindi si vende ancora». Se poi a scaricare Etf si dovesse mettere anche qualche grande fondo, le conseguenze sulle quotazioni del lingotto sarebbero ancora più drammatiche.


L'ipotesi non è del tutto peregrina. Dalle comunicazioni alla Sec risulta che nel quarto trimestre molti fondi hanno diminuito la loro esposizione all'oro: George Soros, ad esempio, ha dimezzato le sue quote proprio nell'Spdr Gold. Altri le hanno azzerate. Al 31 dicembre risulta che la Paulson & Co del finanziere John Paulson - il maggiore investitore nell'Etf - stesse ancora tenendo duro: le sue quote erano ferme a 21,8 milioni, come nel terzo trimestre. I suoi fondi di investimento (alcuni dei quali sono denominati in oro) sono tuttavia in difficoltà e stanno subendo crescenti riscatti. Prima o poi anche Paulson potrebbe essere costretto a vendere Etf.

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